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«Carenza personale al Pronto soccorso, assumere specializzandi»

JESI – Con il gran caldo, aumentano gli accessi al Pronto soccorso, quasi 100 al giorno. Preoccupato per la mancanza di personale il Tribunale per i Diritti del Malato: «Continua il nostro appello alle Istituzioni per intervenire sulla carenza di organico al Pronto soccorso di Jesi – fa sapere il coordinatore Pasquale Liguori – ma rivolgiamo anche ai cittadini la raccomandazione di non recarsi alla struttura per patologie non pertinenti con l’emergenza. In questi giorni con le alte temperature gli afflussi sono cresciuti. E si tratta in maggior parte di anziani con pluripatologie che poi spesso vengono ricoverati in Medicina, ove vengono tenuti pochi giorni e poi dimessi. Una Medicina che a sua volta, nonostante l’impegno degli operatori, sta soffrendo molto con i due medici che devono andare in turno a Cingoli». La scorsa settimana il Tribunale per i Diritti del Malato è riuscito a ottenere un incontro con il Dr. Giovanni Guidi, direttore dell’AV2: «Al tavolo, oltre agli annosi problemi di zanzare e climatizzazione per le quali la Direzione, al momento non ci ha prospettato soluzioni, la discussione si è incentrata sulla carenza di medici al Pronto soccorso, dove ne mancano ancora cinque – spiega Liguori -. Alla Direzione abbiamo ribadito ancora una volta che, non essendoci disponibilità di medici specialisti in medicina d’urgenza, l’unica possibilità di coprire le carenze è quella di assumere medici specializzandi come già si fa in alte regioni. Il Dr. Guidi ci ha riferito che finalmente la nostra Regione  ha deciso di seguire tale strada ed a questo scopo  in data 14 giugno 2021 ha emesso la DGR n.731 con la quale ha stipulato un accordo con l’Università Politecnica Marche al fine di poter dare possibilità di accedere ai concorsi , anche agli specializzandi dal 3’ anno in poi . La delibera, anche se a nostro avviso tardiva, è senza dubbio un passo in avanti, peccato però che ci risulta che specializzandi al 3 e 4 anno al momento non ve ne sono. A questo punto, non sussistendo altre soluzioni al problema e visto lo Stato di emergenza in atto  noi chiediamo alla Regione di modificare i termini dell’Accordo ampliando la possibilità di partecipare ai concorsi anche agli specializzandi del 1 e 2 anno che ad oggi sono circa una ventina».

 

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