In bicicletta più sicuri, seguendo poche e semplici regole - Password Magazine

In bicicletta più sicuri, seguendo poche e semplici regole

JESI – Circolare a destra, utilizzare fanali che funzionino nelle ore notturne e catadiottri rossi, fare sempre attenzione e, se possibile, indossare il casco a protezione della testa. Queste le regole e i suggerimenti per spostarsi in modo sicuro in città in bicicletta: «Il velocipide è un veicolo a tutti gli effetti e come tale deve attenersi alle regole della strada – spiega la comandante della Polizia municipale di Jesi Liliana Rovaldi – Esattamente come i ciclomotori, essendo a due ruote, rientra nella categoria dei mezzi più deboli».

Negli ultimi giorni, sono stati frequenti gli incidenti, anche mortali, che hanno coinvolto ciclisti, balzati sui titoli di cronaca: «Quando si verifica un incidente, qualcuno non ha rispettato il codice della strada  – spiega la Comandante Rovaldi – Forse oggi ci sono troppe distrazioni che in passato non c’erano: guidare con il telefono in mano va, ad esempio, contro le regole».

Sono 14 gli incidenti rilevati dalla Municipale che, nel 2017, hanno coinvolto ciclisti nel territorio di Jesi. Il dato è in aumento rispetto ai 10 del 2016 e ai 9 del 2015. E l’anno non è ancora finito. Ci sono poi gli incidenti rilevati per mancata precedenza, i più numerosi negli ultimi due anni, seguiti dai tamponamenti e dai veicoli che perdono il controllo e finiscono contro ostacoli, come i pali della luce. Altra categoria riguarda gli investimenti di pedone.

Negli ultimi due anni il numero di incidenti all’anno è arrivato quasi a 530. A fine ottobre 2017, siamo già a quota 454. E sono in aumento i casi in cui chi è responsabile non si ferma e si da alla fuga:

«Fortunatamente le videocamere ci permettono di ritrovare tutti» puntualizza la Comandante». Per chi va in bicicletta, è importante prestare attenzione agli incroci: «Jesi ha una buona rete di piste ciclabili, dotate di strisce per l’attraversamento – spiega Rovaldi – laddove non ci siano, il ciclista non può attraversare in bici sulle strisce pedonali ma deve scendere e accompagnare il velocipide a mano».

Poche e semplici regole che, in strada, possono salvare la vita propria e degli altri: «L’aspetto più importante è il rispetto del prossimo. Gli automobilisti, in particolare, ne devono avere dei più deboli, anche del pedone che attraversa sulle strisce. Il rispetto per gli altri è alla base del buon vivere civile».

Chiara Cascio

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