CUPRAMONTANA – È una tragedia ad aprire l’anno a Cupramontana. Nel tardo pomeriggio di ieri, un bambino di 5 anni è stato trovato morto nell’appartamento dove viveva con il papà e la mamma, di origini macedoni.
Come rilevato da una prima ispezione sul cadavere, eseguita dal medico legale Mauro Pesaresi, il piccolo sarebbe stato strozzato a mani nude. Sul corpicino mancherebbero infatti tracce di sangue o segni immediatamente visibili di violenza ad eccezione di quelli riscontrati sul collo dal medico legale. Le cause precise della morte saranno però chiarite solo dall’autopsia che verrà eseguita oggi agli Ospedali Riuniti di Ancona.
Il padre, di 24 anni, disoccupato, in cura per problemi psichiatrici, è stato subito condotto in caserma dai carabinieri, sospettato di omicidio: a tarda notte, l’interrogatorio del pm Valentina Bavai era ancora in corso.
Secondo una prima ricostruzione, il bambino sarebbe stato afferrato per il collo fuori della palazzina di tre piani in via Bonanni, probabilmente dentro l’auto del padre, una Toyota Yaris, parcheggiata a pochi metri da casa e anche questa posta posta sotto sequestro dai militari. Poi il piccolo sarebbe stato portato nella casa ancora agonizzante, forse da altri familiari. A quel punto, sarebbe partita la richiesta di soccorso alla Croce Verde di Cupramontana.
I sanitari intervenuti sul luogo hanno cercato di rianimare il piccolo per circa 40 minuti, ma invano.
Sotto shock la madre, 24enne e incinta, non presente in casa e informata solo dopo della tragedia: alla notizia, ha avuto un malore ed è stata soccorsa dal 118 e trasportata all’ospedale di Jesi.
Si chiude così la notte del 4 gennaio, tra dolore, dubbi e domande: la dinamica della tragedia resta ancora un mistero e tanti sono gli interrogativi sulla causa scatenante del gesto.
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