CERRETO D’ESI – Primo maggio amaro per i dipendenti dell’Elica che hanno deciso di trascorrere la Festa dei Lavoratori protestando davanti ai cancelli dell’azienda.
I loro posti di lavoro sono a rischio a seguito del piano strategico 2021-2023 che prevede 409 esuberi su 560 dipendenti del comprensorio, chiusura dello stabilimento a Cerreto D’Esi e delocalizzazione del 70% delle produzioni effettuate oggi nei siti di Fabriano, Cerreto e Mergo.
«Per la festa dei lavoratori abbiamo voluto dare un segnale inequivocabile: abbiamo scelto di essere tra gli operai Elica, riuniti in presidio – fa sapere il sindaco di Cerreto D’Esi David Grillini – . Per il primo maggio abbiamo voluto essere tra chi sta rischiando concretamente di perdere il posto di lavoro».
Il sindaco Grillini e il vice Michela Bellomaria si sono recati presso i cancelli dello stabilimento Elica di Cerreto d’Esi, insieme al sindaco di Mergo Luca Possanzini e al vice Sindaco Diego Furlanetto. La delegazione istituzionale si è poi spostata a Mergo, presso lo stabilimento Elica.
«È stata una mattinata molto significativa – è il commento del primo cittadino – abbiamo condiviso le preoccupazioni delle maestranze, abbiamo scambiato impressioni con gli operai e i delegati sindacali rispetto al tavolo convocato al MISE per analizzare la vertenza.
Il Comune di Cerreto d’Esi si schiera e si schiererà sempre dalla parte dei lavoratori e continua ad impegnarsi affinché le produzioni rimangano qui. Dalla parte delle persone e delle famiglie, dalla parte del territorio».
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