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"Shakespeare in the box- 2^ ", l'11 aprile mostra e spettacolo in lingua al Teatro Pergolesi

JESI – Una scatola, due città, tre teatri, quattro istituti superiori coinvolti, ventisei classi, seicentocinquanta studenti. Sono questi i numeri dell’iniziativa “Shakespeare in a box”, progetto didattico, teatrale e formativo, ideato dalla scuola di lingue “The Victoria Company” in collaborazione con il Comune di Jesi, l’AISLI (Associazione Italiana Scuole di Lingua d’Eccellenza) e il patrocinio della Regione Marche e della Fondazione Pergolesi Spontini.

L’iniziativa, sulla scia del successo della prima edizione del 2012, consiste in una rappresentazione teatrale dell’opera shakespeariana “Riccardo III”, rivisitata dagli studenti degli istituti superiori coinvolti  e ribattezzata con il titolo “Re Canə T3”.

Sono 28 gli studenti attori selezionati per andare in scena, ospitati sul palco del Teatro Persiani di Recanati il prossimo 10 aprile e al Teatro Pergolesi l’11 aprile, alle 0re 21.00, con replica domenica 13 al Teatro Mestica di Apiro.

Ciascuna classe coinvolta nel progetto – oltre una ventina tra terze e quarte superiori, la maggior parte provenienti da Liceo Classico “V. Emanuele II”, Liceo Scientifico”Leonardo da Vinci” e Liceo Artistico “E. Mannucci” di Jesi e sei del Liceo Classico “Leopardi” di Recanati – presenterà un box, una scatola di libera dimensione e forma, elaborato e confezionato come sintesi del lavoro svolto in questi mesi di studio del Riccardo III in lingua.

Tutti i box saranno oggetto di mostra presso il Teatro Pergolesi di Jesi, in occasione della rappresentazione, e potranno essere votati dal pubblico: i migliori daranno diritto a premi per classi e studenti consistenti in formazione linguista all’estero.

“La scatola altro non è che la metafora del teatro, come arte e luogo del nostro bagaglio culturale, dell’opera di Shakespeare e del pacco regalo che The Victoria Company, i Comuni di Jesi e Recanati e i loro ragazzi fanno a questo autore in occasione del suo compleanno – spiega Giuseppe Romagnoli, direttore della scuola –  Il progetto, oltre a promuovere la conoscenza della lingua inglese, favorisce con passione ed entusiasmo il senso di aggregazione, la scoperta delle risorse culturali del territorio, il fare rete tra istituzioni e studenti, mondo della scuola e impresa”.

 

Chiara Cascio

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