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Il glifosato a tavola? No grazie!

SALUTE CONSAPEVOLE a cura della dott.ssa Letizia Saturni

È di questi giorni la notizia che i Paesi della Comunità Europea hanno autorizzato l’utilizzo del glifosato, potente e diffuso erbicida.

Italia e Francia sono state le uniche due nazioni che hanno espresso parere contrario ma non è servito ad arginare e contrastare il massiccio voto favorevole espresso da ben 18 Paesi.

Perché è balzato agli onori della cronaca un erbicida?

Perché accende così tanto gli animi?

In qualità di Health Coach sostenitrice della corretta informazione per scelte consapevoli, ho piacere di condividere la mia idea!

Dalla storia e dalla chimica apprendiamo che … il N-(fosfonometil)glicina – nome scientifico del glifosato – ha quale padre John Franz della ben nota multinazionale Monsanto. Fu introdotto con il nome di Roundup nel 1974 per il diserbo di strade, ferrovie e marciapiedi per poi essere utilizzato in agricoltura. In Italia farà la sua comparsa nel 1977 ed attualmente è contenuto, secondo recenti stime, in ben 750 prodotti. La sua presenza è riscontrabile non solo nel suolo ma anche nell’aria, nell’acqua e negli alimenti: dal cavolfiore ai pompelmi, alle patate, ai fichi, alle lenticchie , ai porri fino alle birre …

Ecco spiegato dunque come mai tanto interesse ma attenzione a non generare paure infondate poiché riguardo alla sua salubrità e sicurezza, al momento, la Comunità scientifica non ha espresso parere unanime tanto che il glifosato è stato dichiarato ‘probabilmente carcinogeno’.

Su questa base secondo me la decisione maturata in seno alla Comunità Europea non mi trova concorde non fosse altro perché non tiene per nulla conto del principio della precauzione – anche solo nel dubbio che possa essere dannoso per la salute pubblica, sicuramente se ne deve vietare l’uso.

Dall’altro canto, quale italiana dico che tutto ciò ha una importante e positiva ricaduta perché valorizza ancora di più il Prodotto Italiano. In Italia infatti l’uso dell’erbicida in questione rimane vietato.

Come ormai ben noto il sistema di controllo italiano è uno dei migliori del mondo ed anche il controllo incrociato dei produttori è molto serrato. I prodotti italiani sono eccellenti, soprattutto quelli a indicazione protetta, tanto che sono i veri pilastri della nostra economia. A tal proposito prende valore anche l’impegnativa battaglia che l’Italia sta conducendo a livello europeo per avere etichette che diano ragione alla qualità del prodotto riportando l’origine della materia prima.

La Mia risposta dunque alla decisione presa dall’UE nell’attesa di dati scientifici sicuri e certi, è scegliere in modo consapevole di mangiare italiano-marchigiano! 

Per appuntamento: 347 4351576 – www.letiziasaturni.it 

Redazione

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