Perde al 'Gratta&Vinci' e infuriato tenta di aggredire la barista | Password Magazine
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Perde al ‘Gratta&Vinci’ e infuriato tenta di aggredire la barista

Immagine di repertorio

ANCONA – Le volanti sono intervenute nei giorni scorsi in Piazza Rosselli, a seguito di richiesta di intervento, per una presunta aggressione, all’interno di un caffè. Giunti sul posto, hanno riscontrato un italiano che sosteneva di essere stato aggredito per motivi allo stesso sconosciuti.

Gli operatori, raccogliendo prime informazioni dai presenti, ottenevano però una ricostruzione dei fatti piuttosto divergente.

Da quanto emerso, un cittadino italiano, di circa 46 anni, originario e residente nella provincia di Foggia, dopo aver speso circa 300 euro in Gratta&Vinci, aveva iniziato a grattarne uno dopo l’altro, in modo compulsivo: non avendo vinto nulla, aveva preteso così di acquistarne altri con il bancomat, ma la dipendente aveva riferito di non poterlo accontentare dovendo essere necessariamente pagati in contanti.

Il soggetto ha iniziato allora ad inveire contro la dipendente, sostenendo che voleva tenersi quelli vincenti. Ne nasceva un diverbio acceso, nel corso del quale il foggiano perdeva il totalmente il controllo e per contenerlo un avventore si vedeva costretto a bloccargli le braccia. L’aggressore per liberarsi dalla presa si è sporto in avanti ed è ruzzolato a terra, procurandosi una lieve ferita alla testa.

Successivamente il soggetto in questione ha ammesso con i poliziotti di essere ludopatico. Lo stesso è stato portato in Ospedale per essere medicato e tutte le parti sono state rese edotte delle facoltà di legge.

In queste ore il personale della Divisione Anticrimine sta provvedendo a notificare al nominato il provvedimento di F.V.O. da Ancona, disposto dal Questore di Ancona, per anni tre, con divieto di ritorno senza autorizzazione dell’autorità di P.S.

La misura si è resa necessaria in quanto presenta precedenti per varie insolvenza fraudolente, lesioni personali, ed ha attualmente in atto un foglio di via dal comune di Fano. Il cittadino foggiano, all’atto del controllo, non è stato in grado di fornire motivi che giustifichino la sua permanenza nel territorio cittadino.

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