Truffa dell’eredità e del malato grave, denunciata una donna - Password Magazine
banner fondazione

Truffa dell’eredità e del malato grave, denunciata una donna

Immagine di repertorio

JESI – Facevano leva sui sentimenti della vittima per raggirlarla e spillarle denaro, inventando presunte eredità o gravi malattie. È terminata con una denuncia per truffa in concorso l’azione criminosa messa in atto da due individui ai danni di una 63enne che, insospettita dalle continue richieste di denaro, dopo aver già versato una cospicua somma, si era presentata al Commissariato PS di Jesi per sporgere querela.

La donna ha raccontato agli agenti di aver conosciuto, nel marzo 2023, un uomo tramite social. Lui fornisce il suo cellulare e via whatsapp nasce una corrispondenza, con conversarzioni che avvengono quotidianamente.

Alla fine del mese di aprile, tra i due c’è un incontro presso la stazione ferroviaria di Jesi. In quella circostanza, l’uomo riferisce alla 63enne che di dover partire presto per la Francia, per questioni legate alla successione ereditaria del padre che era deceduto.

La settimana successiva, lui avanza la richiesta di 500 euro per le spese notarili legate all’eredità, cifra che la donna accetta di dargli effettuando tre distinte ricariche della carta postepay.

Incassata la somma, l’uomo la informa che per entrare in possesso dell’eredità e sbloccare il conto corrente del padre avrebbe dovuto pagare la somma di 15.500 euro. La vittima manifesta allora le sue perplessità, rifiutando questa volta la dazione di tale somma.

A questo punto, l’uomo inizia un’opera di raggiro e persuasione: racconta alla donna di essere affetto da una grave malattia, che si trova in una situazione di bisogno e che lei non deve abbandonarlo, promettendo comunque, alla fine la restituzione per intero della somma col 5% di interessi.

A conferma di ciò, le invia una lettera di garanzia e la copia del testamento. La donna, convinta dalle ingannevoli parole, decide di inviargli a più riprese i soldi mediante ricariche postepay e bonifici.

Le somme in uscita non sfuggono però al direttore della filiale dove era acceso il conto corrente della donna: insospettito dalle continue movimentazioni di denaro, decide di contattare la cliente, chiedendole spiegazioni. In quell’occasione, la mette in guardia, riferendole che poteva verosimilmente trattarsi di quel tipo di truffe perpetrate in danno di donne sole.

Nei giorni a seguire, la vittima è di nuovo contattata dall’uomo che, dovendo sottoporsi, a suo dire, ad un’operazione chirurgica rischiosa, le chiede l’ingente ulteriore somma di 8 mila euro.

La donna si rifiuta e l’uomo, per far leva sulla stessa, le comunica che allora avrebbe scelto di morire.

Gli accertamenti investigativi espletati dagli operatori del Commissariato PS di Jesi, dopo la presentazione di querela, hanno consentito di acquisire informazioni utili e risalire all’intestatario dell’iban legato al conto corrente nel quale sono confluite le cospicue somme di denaro versate dalla vittima: la proprietaria del conto è risultata essere una donna originaria di Sassari, di 66anni, già nota alle forze dell’ordine.

La malintenzionata è stata denunciata in stato di libertà all’AG competente per truffa. Continuano invece le indagini per risalire all’uomo che ha agito in concorso con la donna e che è stato riconosciuto dalla vittima, lo stesso che lei aveva incontrato alla stazione ferroviaria, e corrispondente alla persona ritratta nel profilo social con un nickname.

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*