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Commercianti rapinati, arrestati tre uomini

FALCONARA MARITTIMA – Era l’ora di chiusura della loro attività commerciale e, mentre stavano abbassando definitivamente le serrande dopo una lunga giornata di lavoro, erano stati aggrediti alle spalle e colpiti con calci e pugni al volto da sconosciuti per poi essere privati di un costoso iPhone 14 Pro Max. I malviventi si erano poi dati alla fuga per le strade limitrofe.

I fatti, avvenuti a Falconara Marittima, risalgono al 4 febbraio scorso: a farne le spese erano stati due uomini, un 25enne e un 38enne, che nell’occorso avevano anche riportato importanti lesioni, giudicate guaribili in 5 e 11 giorni.

I malcapitati, tuttavia, prima di recarsi in ospedale, avevano chiesto aiuto ai militari della Tenenza Carabinieri di Falconara Marittima che, subito, avevano avviato tutti gli accertamenti del caso, ripercorrendo palmo a palmo tutto il possibile itinerario percorso dai rapinatori e acquisendo le immagini riprodotte dagli impianti di videosorveglianza serventi la zona.

Così gli uomini dell’Arma si erano immediatamente messi sulle tracce degli autori del reato, ricostruendo minuziosamente tutti i dettagli della vicenda, finché non sono riusciti a dare loro un volto ai colpevoli e ad identificarli: si tratta di tre uomini, un 28enne e due 27enni, già noti alle forze dell’ordine.

Le risultanze raccolte hanno convinto la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona – che nel frattempo aveva assunto la direzione ed il coordinamento dell’attività investigativa – a richiedere per i tre malfattori un idoneo provvedimento cautelare, che di fatto è stato emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari, che ha pienamente
condiviso le motivazioni prodotte nell’istanza.

I tre uomini sono stati dunque rintracciati – con non poche difficoltà – e, una volta condotti presso il Comando Provinciale Carabinieri di Ancona, ove sono stati svolti tutti gli adempimenti del caso, è stata loro notificata l’ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari.

I provvedimenti eseguiti costituiscono misure cautelari disposte in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunti innocenti fino a sentenza definitiva.

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