Carlo Urbani: 2000 poesie da tutto il mondo in sua memoria - Password Magazine
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Carlo Urbani: 2000 poesie da tutto il mondo in sua memoria

JESI – Presentata ieri in sede comunale una rassegna di carattere nazionale dedicata alla memoria di Carlo Urbani, in occasione del quindicesimo anniversario dalla sua scomparsa.

Ricordato affettuosamente dall’assessore alla Cultura Luca Butini, la scomparsa del medico che scoprì il virus SARS ha portato, quest’anno più che mai, a gesti ed iniziative concrete, molte delle quali si concentreranno nella zona di Jesi e dintorni.

Tra queste la rassegna di spettacoli teatrali e di poesie, promossa dalla casa editrice Scrivere per Volare, in collaborazione con l’AICU (Associazione Italiana Carlo Urbani), Federazione Italiana Teatro Amatoriale e da Regione Marche.

Federica Bernardini, Presidente della casa editrice e vice-Presidente AICU, si dice commossa dalla grande partecipazione: circa 2000 le poesie che sono arrivate all’organizzazione, provenienti sia da tutta Italia che da paesi esteri. Il concorso di poesia prevede un premio di 500 euro al vincitore: tra i concorrenti sono spiccati in modo curioso i casi di una maestra di Firenze, la quale ha fatto concorrere i suoi allievi, e di un poeta di Campobasso, molto empatico a quella che era la figura di Carlo Urbani.

Per quanto riguarda la rassegna teatrale, invece, quattro gli spettacoli selezionati tra le migliori compagnie teatrali amatoriali nello scenario nazionale: questi e la premiazione del concorso si terranno dal 7 al 27 Aprile al Teatro “Piccolo” di Jesi.

Lo spettacolo finale, fuori concorso, si terrà invece venerdì 27 Aprile al Teatro Pergolesi di Jesi, patrocinato dal Comune di Jesi insieme al Comune di Castelplanio.

«Un omaggio a un grande uomo e professionista, che ha donato la sua vita alla causa della solidarietà e del libero accesso alle cure in ogni parte del mondo: dal Ghana al Madagascar, dagli USA, all’Argentina, fino al Messico e Cile, sono arrivati i testi, rigorosamente in lingua italiana, segno che Carlo Urbani ci ha lasciato un grande patrimonio di solidarietà, rispetto e amore per l’umanità» afferma Federica Bernardini.

Un’altra iniziativa presentata è la mostra presente al Museo tattile Omero, in Ancona, sia fotografica che dei cimeli raccolti da Urbani nei suoi viaggi in Asia e Africa.

«Molta gente è uscita da questa mostra con le lacrime agli occhi per la persona che era Carlo Urbani, e visto il grande successo non ci dispiacerebbe trasferirla anche a Jesi» dice Roberto Gigli, membro del Consiglio Direttivo AICU.

Proposta ben vista da Luca Butini, il quale ha concluso la conferenza stampa ricordando come la figura professionale e umana di Carlo Urbani riesca sempre di più ad amplificare quei valori universali che lo hanno guidato nel corso di tutta la sua vita.

 

A cura di Giovanna Borrelli

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