Dal Quirinale, il premier dimissionario Giuseppe Conte ha parlato ai giornalisti: «In queste ore qualcuno mi considera un ostacolo alla formazione di un nuova esperienza di governo, evidentemente non mi conosce o parla in malafede – ha detto Conte – I sabotatori cerchiamoli altrove, ho sempre lavorato per il bene del Paese, per la formazione di un nuovo governo per risolvere le urgenze sul piano economico, sanitario e sociale per il bene dei cittadini».
Nessun ostacolo a Draghi, dunque, all’indomani dell’incontro con il premier incaricato: «Ieri il colloquio con Draghi è stato lungo e aperto, al termine gli ho fatto gli auguri di buon lavoro». Conte auspica «un governo politico che sia solido e che abbia sufficiente coesione per poter operare scelte politiche, perché le urgenze del Paese richiedono scelte politiche e non possono essere affidate a tecnici».
Ringraziamenti poi a Mattarella e agli alleati: «Desidero ringraziare il presidente della Repubblica, è stato un prezioso interlocutore negli anni dei miei mandati, sia per quanto riguarda i rapporti istituzionali che personali. Ringrazio anche gli amici della coalizione che hanno lealmente collaborato per la realizzazione del nostro progetto politico»
Al Movimento Cinque Stelle: «Amici, io ci sono e ci sarò. Come pure dico agli amici del PD e Leu: dobbiamo continuare a lavorare tutti insieme perché il nostro progetto politico che abbiamo chiamato Alleanza di sviluppo sostenibile è forte e concreto, aveva iniziato già a dare buoni frutti e dobbiamo continuare a perseguirlo perché offre prospettiva reale di modernizzazione del nostro paese nel segno della transizione energetica, digitale e inclusione sociale».
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